A pausa pranzo il diluvio riprende. Un signore ci fa cenno di mettersi a riparo sulla terrazza del suo negozietto. Ci offre un tè e delle arance. Il dialogo è breve, 24h che siamo in Turchia, abbiamo imparato l'essenziale : « merhaba, teşekkür ederim... » (ciao, grazie mille...), ma tutti sorridono. Marco sogna di assaggiare un baklava. Quando torno, dopo aver testato il bagno turco in fondo al giardino del signore, trovo Marco con la testa dentro il portabagagli di un furgoncino, ma che fa ? Non vuole più pedalare e ha deciso di caricare le bici a bordo ? No, no è un venditore ambulante di pasticcini. Casca a fagiolo per assecondare la nostra voglia di baklava !
Per una giornata Ersin ci accompagna. Circumnavighiamo il lago di Köyceğiz e a Sultaniye per scansarci la pioggia capitiamo in un centro « detox » gestito da degli olandesi : Zest for life. Il posto è bello, circondato dalle montagne e lungo il bordo del lago. All'ingresso un magnifico platano pluricentenario conferisce un'atmosfera quasi sacra. Qui il programma del centro è: molto sport, sedute di massaggi vari e da mangiare 4 succhi al giorno, 2 di verdure e 2 di frutta. Niente di più, niente di meno!
Attraversiamo il fiume di Dalyan su un battello e piantiamo la tenda sulle sue rive all'interno di un giardino di una grande residenza alberghiera ancora chiusa. Il propietario ci ha gentilmente accolto quando Ersin iniziava a preoccuparsi quasi seriamente di dove avremmo dormito. Eh si, era così anche per noi all'inizio del viaggio.
Dalle parti di Fetyhie facciamo una deviazione per Kayaköy, un villaggio greco abbandonato, tracce del passato. Attraverso una discussione con Ercan e la sua amica Asli scopro la storia della Turchia e dei suoi Paesi vicini. I loro padri sono nati in Bulgaria da famiglie turche stabilitesi da più di 400 anni. Per l'indipendenza della Turchia, nel 1923, Atatürk li chiama ad unirsi al Paese. Abbandonano quindi tutto per giungere in territori a loro del tutto sconosciuti. E al contrario altri sono stati messi alla porta in quanto non appartenvano al Paese, come avvenuto anche per i greci. Per ciò che riguarda la storia greco-turca consiglio questo libro che ho appena finito di leggere : « Addio Anatolia » di Dido Sotiriou. Quasi 100 anni più tardi la storia si ripete altrove...
La catena di amici in Turchia si è innescata, Ersin ci ha messo in contatto con Denis che ci ospiterà a Olüdeniz, dove lavora come pilota di parapendio. Lo aspettiamo sulla spiaggia mentre il sole tramonta e gli ultimi parapendisti della giornata atterrano. Per il mio compleanno saltiamo in tandem da 1700mt d'altitudine con Denis e un suo amico. Con delle correnti ascensionali saliamo a 2000mt, si divertono a sfiorare la neve. Le vele l'una affianco all'altra, discutiamo nell'aria come alla terrazza di un bar con una vista panoramica.
Tiphaine