I militari mi restituiscono il passaporto col timbro, 28 novembre 2015. È un momento importante, il Vietnam. Ne parlavamo sempre come uno di quei posti lontani, che sarebbe arrivato dopo mesi e mesi, forse anche dopo anni di cammino. Un anno e mezzo dopo il primo giro di ruota a Niort, in Francia, pedalo nell’Asia del sud-est! Dopo tanti Paesi attraversati, spesso sorvolati, che si percepiscono vagamente dall’oblò di un aereo, l’emozione è forte. Sono contenta, ma allo stesso tempo un po’ triste, avrei voluto passare questa frontiera mano nella mano con Marco, condividere con lui questo momento di felicità.
Man mano che perdo quota la presenza umana riappare: qualche casetta, dei banani, dei bufali con la faccia che assomiglia ad una mucca e con il corpo che sembra un grosso maiale nero, un ponte sospeso che valica un torrente, freno fino a farmi male le mani, voglio fermarmi e prendermi il tempo di contemplare questa natura pazza.
Tiphaine