Santiago, Santiago ma dove sei ? Impieghiamo due giorni per raggiungere Santiago durante i quali attraversiamo tutte le stagioni: k-way...due secondi più tardi, occhiali da sole e maglietta...ancora dopo maglione e guanti...per poi ritornare al k-way! La Galizia ti fa diventare pazzo! E sempre con queste montagne e colline....È l’ultima prova di resistenza fisica e mentale del pellegrino prima di conquistare Santiago? Ahahah, cederanno qualche chilometro giusto prima di arrivare? Il 2 Luglio, arriviamo nella piazza principale di Santiago davanti alla cattedrale, là dove i pellegrini crollano esausti, dove tutti si abbracciano e piangono di gioia. Alcuni fanno gli ultimi passi zoppicanti per arrivare al centro della piazza, altri pensano già all’aereo o al treno di ritorno che in qualche ora ripercorrerà in breve, tutti quei chilometri di intenso sforzo, per riportarli a casa dalle loro famigie e amici. È un luogo che trasmette sensazioni forti ed è emozionante vedere tutte queste persone che hanno camminato o pedalato verso la stessa meta per settimane o mesi. Per noi è stata una bella tappa, dopo più di 1600km percorsi, domani il nostro viaggio continua e la nostra casa è nelle nostre borse ;) ! Mentre pranziamo in questa bella piazza, sentiamo delle voci che ci chiamano “Tiphaine, Marco!”, no non è San Giacomo (in spagnolo Santiago) che ci ha riconosciuto, ma Jacquile e Patrick incontrati a Cedeira! Dopodichè, un giovane giornalista della “La Voz de Galicia” ci intervista e fa qualche foto di noi (la particolare bici di Marco attira sempre attenzione), non gli crediamo troppo...niente di più sbagliato! L’indomani ci ritroviamo sul giornale di Santiago. Posiamo le nostre bici da Kristi, Linda e Steph, delle couchsurfer, in modo da poter fare un giro a piedi (ouahou!) a Santiago. Carina la città con i suoi bar nel centro storico, che servono tapas per accompagnare ogni bevanda. Le ragazze che ci ospitano stanno facendo il volontariato europeo (sve). Lavorano negli uffici del turismo di Santiago e dintorni o negli alberghi dei pellegrini, sono delle ottime guide! |
A Fisterra, non sono pochi i pellegrini che decidono di non partire più, o almeno non subito : due ragazze tedesche incontrate all’albergo hanno deciso di perdere il proprio volo...Molti altri si sono accampati nella pineta della spiaggia a Mar de Fora, alcuni da più di un anno, vivono di pane e amore! (in realtà di pesce che lo stesso si pescano) Chissà, Santiago era forse un hippy?