Non è ancora l’alba e pance debordanti si trasportono dalla sedia al bar per un caffè. Volti dai tratti simili ci guardano come se fossimo alieni e con gli stessi occhi guardiamo loro. Sono i camionisti che, in questa stagione dell’anno, sostituiscono le masse di turisti sulla nave. Fuori è ancora buio quando stiamo per attraccare ad Igoumenitsa. Ho dormito poco e male, avrei solo voglia di un letto e una buona tazza di te per scaldarmi, ho freddo dentro. Per la prima volta ho la sensazione di partire veramente e sono un po’ spaventato, ho la nausea. Eppure la Grecia non è così lontana e sconosciuta, ma con essa inizia un nuovo capitolo del viaggio. Da qui in poi niente più itinerari che passano per la Francia o per l’Italia, d’ora in avanti non faremo altro che allontanarci dalle nostre terre, dai nostri sapori, usi e costumi, dai nostri cari. Non più alfabeti simili e sempre meno strade asfaltate. Mi sento come al primo giorno di scuola, nuovi insegnanti, compagni di classe e materie. Non so se sono pronto ad affrontare tutto ciò. Non vorrei più scendere dalla nave. Non abbiamo pianificato assolutamente nulla, non ho nemmeno la più pallida idea della strada o della direzione da prendere [Nota di Tiphaine: “È questa l'avventura mio caro!”] Nessun conoscente, amico di amico o couchsurfer ad attenderci. Davanti a noi solo la strada e il nostro destino.
Alla fine fuori fa meno freddo di quello che pensavo. Una sistemata alle borse, un’occhiata alla cartina et voilà il programma è fatto: seguiremo la costa. La nave riparte, tra qualche ora arriverà a Patrasso, noi non prima di una settimana. Ancora qualche sbuffo di fumo dalla ceminiera e scompare lentamente all’orizzonte, con sè porta via ansia e paure. Un colpo di pedali e siamo immersi in questo nuovo mondo. La nausea lascia presto il posto allo stupore. Baie verdeggianti, acque cristalline, colline sinuose che fanno da contrasto, montagne, vallate, isolette quà e là, altro che Nuova Zelanda, il paradiso è qui e a due passi da casa. L’aria è condita di odori misti tra mare e campagna, ne divoro a grandi boccate mentre gli occhi assaporano il gusto di questi paesaggi incontaminati. Apro tutto la cartina, questo paese è vasto ma conta solo 12 milioni di abitanti di cui un terzo vive nella capitale. Non c’è quasi nessuno, mi sento già parte di questa terra.
Marco