TIPHAINE |
MARCO |
Viaggiare risale ai tempi della mia nascita. Mia madre era incinta di me quando con mio padre e mia sorella si trasferì dalla Francia all’isola di Réunion. Da lì sarebbero seguiti diversi spostamenti.
Dal Vendée al Poitou-Charentes mi sono presto trasferita a Tours e poi a Grenoble per gli studi d'ingegneria meccanica. Ma non affrettatevi col dire: "Ah si, la meccanica della bici la conosce!" No ... ho imparato la meccanica della bicicletta proprio prima del viaggio, o almeno le basi. Sono Tiphaine e sono francese. Ho 26 anni, una laurea in tasca e dopo due anni e mezzo di esperienza lavorativa ho dato le dimissioni. “Perché non anticipare ad oggi gli anni della pensione e lavorare in un secondo momento? Oggi sono in forma per viaggiare, domani, magari, per lavorare!” - mi sono detta. E così ad inizio 2014, io e Marco, abbiamo preso le biciclette e siamo partiti verso Est. |
Il modo migliore per realizzare un sogno è quello di svegliarsi
(Paul Valéry) Il mio "risveglio" è iniziato nell'estate del 2012 quando l'azienda per la quale lavoravo, dismettendo un suo ramo, ha licenziato tutti coloro che vi lavoravano. Questo evento traumatico mi ha fornito la grande opportunità di fermarmi, quindi riflettere e dare una nuova direzione alla mia vita. Ho iniziato a viaggiare e a fare esperienze: Wwoofing, Permacultura, Bioedilizia e tanto altro, mi hanno aperto nuovi "mondi" e mi hanno fatto capire che esistono delle valide alternative a ciò che la società di oggi ci propone. Oggi vedo tutto da un'altra prospettiva. È come se avessi sbirciato al di là del muretto e avessi visto che ci sono delle cose meravigliose: ora scavalcarlo sarà il prossimo passo. Se c'è una cosa che ho capito da tutto ciò è che quello che accade dentro di noi accade anche fuori di noi, nella vita reale!! Dentro di me si è innescato un cambiamento e tutta la vita intorno a me muta di conseguenza. E' proprio così: "Apriti al mondo e il mondo si aprirà a te!" Ora, inizia una nuova vita! ;) |
Le nostre compagne di viaggio
Quando ho fatto wwoof per la prima volta, era in Francia. Nella fattoria che mi ospitava c'erano due caprette che si chiamano Bibine e Blankette: due inseparabili sorelle con le quali avevamo un appuntamento fisso verso le 19:00, l'ora della "cena". Si andava lì, le si chiamava e non importava quanto lontano fossero: appena iniziavi a urlare i loro nomi, le vedevi spuntare da qualsiasi angolo e, scuotendo la testa dal basso verso l'alto, ti rispondevano... Bee… beeee… beeee!!! Visto che è stato proprio quel periodo passato in fattoria a farmi aprire gli occhi su tante cose, abbiamo deciso di dedicare, il nome delle nostre biciclette alle inseparabili sorelline caprette, nella speranza che ci portino fortuna e soprattutto che ci portino in lungo e in largo per le vie e i sentieri di questa Terra. E' certo che non poteva mancare almeno una foto delle famose sorelline.
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Bibine
È prodotta da una casa tedesca ed è noto che quando i tedeschi fanno qualcosa la fanno molto bene. La TX400 è pensata in ogni dettaglio per essere scelta come compagna di viaggio. Robusta ed affidabile si colloca nella categoria "Expedition" e possiede caratteristiche e alcuni accessori di serie molto apprezzati da un cicloturista. Come, per esempio: Dynamo nel mozzo, pneumatici Swalbe Marathon (i migliori in circolazione), portapacchi anteriore e posteriore della Tubus, cambio con 30 marce per affrontare ogni tipo di salita, freni idraulici Magura, telaio in acciaio per essere riparato, eventualmente, ovunque nel mondo e infine doppio porta borraccia.
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Blanquette I
È una bici reclinata o più comunemente chiamata recumbent, in inglese. Si tratta di bici che si differenzia da quelle "classiche" in quanto la pedalata è orizzontale. Ed è proprio questa la sua caratteristica principale. Il fatto di essere sdraiati comporta due grandi vantaggi. Il primo in assoluto è la comodità: è proprio come se si fosse seduti su una poltrona, quindi addio mal di schiena, polsi e chiappe dolenti. Inoltre la posizione di guida conferisce un vantaggio aerodinamico non indifferente, guadagnando quindi anche in velocità. Di contro, le salite, risulteranno, le prime volte, più dure, perché non è possibile pedalare in piedi e sfruttare il peso del proprio corpo. Col tempo, però, e soprattutto con parecchi chilometri nelle gambe si dovrebbe superare anche questa difficoltà.
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Blanquette II
Per le strade asfaltate europee una reclinata va più che bene, ma per gli sterrati una bici classica ha i suoi bei vantaggi e così Blanquette I passa il testimone e si reincarna in Blanquette II nel modello di Terranova. È prodotta da Bressan bike, un artigiano a tutto tondo che confeziona bici su misura. La possibilità di personalizzarla completamente, dagli accessori al colore, renderà la vostra bici unica. Come per Bibine le comodità per i lunghi viaggi non mancano. Dinamo nel mozzo, portapacchi tubus, 30 marce e il manubrio che si inclina a piacimento. Un vero e proprio cavallo di battaglia.
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