Il deserto uzbeko è noioso. L'asfalto dissestato e il vento contro ci convincono a fare un auto-stop. I camion sono piombati, ma abbiamo un'idea: possiamo appendere le bici a quei ganci tra la cabina e il rimorchio. Così chiedo all' autista russo che si ferma per caricarci su se l'idea è buona o se sussiste il rischio di fare una frittata di bici e lui ci rassicura dicendo: «Nessun problema. Per 300km la strada è piatta e dritta». E allora vai con 5 ore di musica russa! Ci lascia alla periferia di Nukus. Dopo settimane trascorse tra il deserto e la steppa a contare i sorsi d'acqua, appare ai nostri increduli occhi uno spettacolo: alberi, risiere, campi di cotone, canali dappertutto, acqua a non finire, l'imponente Amudaria... Si fa fatica ad immaginare che non una sola goccia arrivi al mare d'Aral, a soli 400 Km più a Nord.
Si, non hanno internet a casa e in città si fa fatica a trovare un wi-fi, ma cercare un couchsurfer o un warmshower on line per chiedere ospitalità non è affatto necessario. Per la nostra prima sera in Uzbekistan, una ragazza ci si avvicina e con un inglese perfetto ci domanda: « avete già un posto dove dormire stasera? Accettereste di venire da me? ». Il nostro soggiorno uzbeko comincia bene. Gli uzbeki sono così, non hanno bisogno di reti sociali virtuali per comunicare e invitare stranieri a casa propria; siamo sorpresi della loro senso fiducia riposto anche in chi non conoscono.
Qui si può fare un blablacar senza il blablacar. Non appena ti metti al bordo di una strada, cominciano a fermarsi auto per offrirti un passaggio. Si contratta un prezzo e via!
Nelle grandi città, troverai sempre un passaggio in auto, qualunque sia la tua destinazione. C'è un posto in cui chi viaggia su quattro ruote sosta prima di mettersi in viaggio per trovare "passeggeri". Quando l'auto è piena, si parte. Semplice ed efficace. Con un po' di organizzazione, si arriva ovunque qui in Uzbekistan, anche se non non si possiede una propria autovettura e non ci sono i trasporti pubblici.
La sintesi di questo mio racconto è che gli Uzbeki ci sanno fare con l'agricoltura, le costruzioni, la meccanica, il tessile (le donne si cuciono da sole i loro vestiti e sono bellissimi)...
Gli Uzbeki sono ricchi di idee e ci hanno ispirato.
Tiphaine