Griet e Igor sono una coppia belga. Lei è ormai un anno che viaggia in barca a vela ed è diventata una cuoca provetta. Ottime cenette ed aperitivi non mancano mai a bordo. È un'insegnante di pedagogia e durante la traversata ci propone spesso giochini simpatici. In questo periodo prepara un'agenda un po' speciale che dovrebbe uscire da qui a poco (“Agenda for Change 2015” qui sul suo blog). In passato ha viaggiato in bicicletta: Mongolia, Tibet...insomma una bella testa calda anche lei :) Igor ha lavorato come skipper per una vita. Nel tempo ha sviluppato una sua filosofia: il dono è il beneficio. Auspica che un giorno la società possa piano, piano ritrovare e funzionare nell'osservanza dei valori umani. Sta sviluppando una piattaforma on line che dovrebbe aiutare a traghettare il Mondo verso questa realtà futura : www.missterre.org |
Il giorno dopo lasciamo il porto. Confrontati alla flotta dei roboanti yacht che ci circondano, ripartiamo in punta di piedi. La barca a vela ti immerge negli elementi. Tu, la natura e nessun altro. Più questo tête à tête è lungo e più il silenzio prende spazio nella tua mente, i pensieri si acquietano e lentamente una sensazione di benessere ti pervade. Dall'altro lato lo yacht propone, ai propri passeggeri, una serie di intrattenimenti che tengono la mente occupata. I pensieri vengono messi a tacere e si vive un'illusione di spensieratezza. Il contrasto è forte.
A Formentera ormeggiamo in una delle spiagge più gettonate. Un omino dal capello lungo unto e una muta rossa, con dietro scritto “Number#1 Ibiza”, scheggia sul suo gommone tra le imbarcazioni. Dei tipi, dal loro motoscafo, gli fanno un cenno. Lui si avvicina e da un elegante borsone escono bicchieri, ghiaccio e bottiglie. Offre un servizio di cocktail express. Geniale!
Per quanto la baia sia protetta le onde dei traghetti ci scuotono ripetutamente. Ne passa uno ogni 5min. Siamo ad ottobre e il traffico marino tra Formentera e Ibiza sembra non avere tregua. Ci allontaniamo dall'isola dei “parties” ed impostiamo la rotta a 85°Est, direzione Sardegna. Quando Orione è ormai alto e la stella di Sirius è ad un paio di metri dall'orizzonte significa che il mio turno è finito. Qualsiasi cosa diventa un riferimento utile per orientarsi in questa massa d'acqua sconfinata. E pensare che una volta si navigava con le stelle. La luna è piena e la sua luce riflette ovunque. Queste condizioni particolari permettono di vedere il plancton che, illuminato, scintilla ai bordi della carena. L'atmosfera è magica.
Marco